FUTURISMO e DESIGN
"Il Mito della Velocità"
Arte, motori e società nell’Italia del ‘900.
Palazzo delle Esposizioni – Roma, via Nazionale 194.Dal 19 febbraio al 18 maggio 2008.
(a cura di Eugenio Martora e Patrizia Pietrogrande)
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Il tema della velocità è al centro di questa suggestiva esposizione, coprodotta da Azienda Speciale Palaexpo e Contemporanea Progetti. Un tema declinato in tutte le sue forme, mediante un allestimento dal forte impatto scenografico, che ripercorre cronologicamente le vicende del ‘900, giungendo a esplorare affascinanti e suggestivi scenari futuri. In primo luogo pertanto il tema dei motori inscindibilmente connesso con l’arte, è la chiave di lettura per seguire e interpretare altri percorsi fondamentali: il design, il cinema e la moda, in un percorso capace di raccontare un secolo di società italiana.
Automobili di varie epoche, motociclette, aerei, fotografie storiche e video accompagneranno i visitatori in un viaggio dell’anima e del corpo, culturale e sensoriale, attraverso la storia del nostro Paese, guardata con gli occhi di chi l’ha pensata, scritta e vissuta in continua accelerazione.
Tullio Crali: "Abito scomponibile", 1932. Mart, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
Fortunato Depero: "Ciclista moltiplicato", 1924. Collezione privata. Courtesy Galleria Fonte d'Abisso, Milano.
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Gerardo Dottori: "Trittico della velocità", 1925-26
Museo Civico di Palazzo della Penna, Perugia.
1) "Il via"
2) "La corsa"
3) "L'arrivo"
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Fiat: "Idrovolante C29, 1929. Museo Storico dell'Aeronautica Militare.
Il percorso della mostra riesce così a farci soffermare sui momenti più significativi della storia della velocità in Italia: la poetica futurista di Marinetti, la nascita delle grandi case automobilistiche, la conquista della terza dimensione e dei cieli, la storia del lavoro dei grandi car designer, il boom economico italiano, l’accelerazione delle comunicazioni grazie alla nuova grande frontiera di internet, fino a giungere ai nostri giorni, all’ancora ricco e inesplorato mondo della velocità moderna, raccontato grazie all’affascinante, quanto rilevante, contributo scientifico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; grazie al quale il visitatore sarà accompagnato a riflettere intorno a tre particolari declinazioni del concetto di velocità: la velocità della luce, la velocità della materia e la velocità dell’informazione.
T. Santacroce: "Aerodanze 4. Danza aerofuturista", 1931. Mart, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
Lamborghini Miura, anno di produzione 1966. Centro Eccellenza Automobili Lamborghini.
Lo spettacolare e inedito connubio di motori, arti figurative, cinema, moda e design dimostrerà come il concetto di velocità e il mito ad essa connesso abbiano influenzato e trasformato la nostra società nel corso del Novecento, modificando profondamente anche i linguaggi e le forme dì espressione.
Moto Guzzi V 8 cilindri, 1957. Collezione privata.
Fausto Sarli: abito "Elica", 1988-89. Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma.
La mostra è suddivisa in sezioni, lo spettatore si trova quindi a percorrere un suggestivo ‘circuito’ ideale pensato e sviluppato grazie all’apporto di importanti esperti come Giovanni Lista per le arti figurative, Alberto Barbera per il cinema, Sofia Gnoli per la moda, Marco Montemaggi per i motori e Giuseppe Furlanis per il design.
Arte, motori e società nell’Italia del ‘900.
Palazzo delle Esposizioni – Roma, via Nazionale 194.Dal 19 febbraio al 18 maggio 2008.
(a cura di Eugenio Martora e Patrizia Pietrogrande)
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Il tema della velocità è al centro di questa suggestiva esposizione, coprodotta da Azienda Speciale Palaexpo e Contemporanea Progetti. Un tema declinato in tutte le sue forme, mediante un allestimento dal forte impatto scenografico, che ripercorre cronologicamente le vicende del ‘900, giungendo a esplorare affascinanti e suggestivi scenari futuri. In primo luogo pertanto il tema dei motori inscindibilmente connesso con l’arte, è la chiave di lettura per seguire e interpretare altri percorsi fondamentali: il design, il cinema e la moda, in un percorso capace di raccontare un secolo di società italiana.
Automobili di varie epoche, motociclette, aerei, fotografie storiche e video accompagneranno i visitatori in un viaggio dell’anima e del corpo, culturale e sensoriale, attraverso la storia del nostro Paese, guardata con gli occhi di chi l’ha pensata, scritta e vissuta in continua accelerazione.
Tullio Crali: "Abito scomponibile", 1932. Mart, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
Fortunato Depero: "Ciclista moltiplicato", 1924. Collezione privata. Courtesy Galleria Fonte d'Abisso, Milano.
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Gerardo Dottori: "Trittico della velocità", 1925-26
Museo Civico di Palazzo della Penna, Perugia.
1) "Il via"
2) "La corsa"
3) "L'arrivo"
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Fiat: "Idrovolante C29, 1929. Museo Storico dell'Aeronautica Militare.
Il percorso della mostra riesce così a farci soffermare sui momenti più significativi della storia della velocità in Italia: la poetica futurista di Marinetti, la nascita delle grandi case automobilistiche, la conquista della terza dimensione e dei cieli, la storia del lavoro dei grandi car designer, il boom economico italiano, l’accelerazione delle comunicazioni grazie alla nuova grande frontiera di internet, fino a giungere ai nostri giorni, all’ancora ricco e inesplorato mondo della velocità moderna, raccontato grazie all’affascinante, quanto rilevante, contributo scientifico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; grazie al quale il visitatore sarà accompagnato a riflettere intorno a tre particolari declinazioni del concetto di velocità: la velocità della luce, la velocità della materia e la velocità dell’informazione.
T. Santacroce: "Aerodanze 4. Danza aerofuturista", 1931. Mart, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
Lamborghini Miura, anno di produzione 1966. Centro Eccellenza Automobili Lamborghini.
Lo spettacolare e inedito connubio di motori, arti figurative, cinema, moda e design dimostrerà come il concetto di velocità e il mito ad essa connesso abbiano influenzato e trasformato la nostra società nel corso del Novecento, modificando profondamente anche i linguaggi e le forme dì espressione.
Moto Guzzi V 8 cilindri, 1957. Collezione privata.
Fausto Sarli: abito "Elica", 1988-89. Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma.
La mostra è suddivisa in sezioni, lo spettatore si trova quindi a percorrere un suggestivo ‘circuito’ ideale pensato e sviluppato grazie all’apporto di importanti esperti come Giovanni Lista per le arti figurative, Alberto Barbera per il cinema, Sofia Gnoli per la moda, Marco Montemaggi per i motori e Giuseppe Furlanis per il design.
Labels: design, Futurismo, Italia '900, moda, mostra d'arte, velocità
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