Tuesday, July 29, 2008

BUENOS AIRES TANGO - AUDITORIUM di Roma

(Prossimamente)
Dal 6 al 18 settembre 2008 - Roma, capitale mondiale del Tango.
Auditorium Parco della Musica

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Monday, July 28, 2008

SETE SÓIS SETE LUAS - Estate Romana in musica.

"Sette Soli Sette Lune"
http://www.7sois.eu/ - La Rete culturale del Festival

XVI FESTIVAL di musica per l'Area Mediterranea nell'ambito della "Estate Romana 2008".
Presso le aree di San Pietro in Montorio, Reale Accademia di Spagna,Villa Barberini (in Via Zandonai 84) e Villa Ada.
Roma, 15 -27 luglio 2008, ore 21,30.

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Il Mediterraneo, un Mare di Musica in cui si possono incontrare gli artisti e gli abitanti di tutte le sue coste e le sue rive. Creatività e confronto e, nello stesso tempo, un legame di valorizzazione della grande ricchezza e diversità musicale. Una programmazione originale nella quale il pubblico trova proposte musicali e artistiche sconosciute, di grande qualità. Artisti che hanno manifestato la loro disponibilità, mettendosi in gioco per questo progetto, in un incontro tra Oriente e Occidente, superando divisioni politiche e difficoltà linguistiche.

di Ettore Mosciàno

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Viaggiare, incontrarsi, realizzare insieme programmi e presentarli al pubblico. Paesi del Mediterraneo in musica. Cultura e arte di scambio con i "Programmi Caleidoscopio, Cultura 2000 e Interreg IIIB Medocc", progetti della Comunità Europea, offerti alla volontà e allo spirito, alla cultura artistico-musicale e alla intraprendenza di giovani artisti di diversi paesi, che hanno voluto incontrarsi e studiare insieme, superando le difficoltà delle diverse lingue e i diversi approcci musicali. Sonorità e strumenti particolari, scritture musicali di diverse etnie e folclore, voci e canti trasferiti da una lingua all'altra, cantabilità e sonorità accomunate da un paziente lavoro di ricerca dei temi, dei sentimenti particolari delle diverse terre. Si canta per trovarsi e ritrovarsi. Si crea una comunità, un gruppo musicale nuovo di interscambio culturale, per un certo periodo di tempo. In questo periodo si vive insieme. I risultati prodotti sono completamente originali e rivelano le tante anime portate nella comune e fuse nel progetto: quella della Spagna andalusa e valenciana, delle Canarie e di Capo Verde, della Francia, della Croazia, del Marocco, dell'Italia calabrese, siciliana e toscana, della Grecia, di Israele, del Portogallo e delle Azzorre. Una Rete Culturale festivaliera di 30 città di 9 paesi diversi che si ripete da 16 anni. Con tale iniziativa si promuovono progetti di musica popolare, del teatro di strada, delle arti plastiche. Ottima l'edizione di quest'anno, con bravissimi interpreti vocali e strumentali.

Quattro gruppi: i " 7 Sois Orkestra" con la direzione musicale dell'eclettico e bravissimo polistrumentista Stefano Saletti e la cantante portoghese di "fado" Margarida Guerreiro, nella sua ricca espressione di timbri vocali, con alta professionalità e controllo, messaggera e voce anche di scritture di noti poeti della sua terra; il violinista e cantante del gruppo, Jamal Ouassani, marocchino, è un prestigioso musicista e direttore dell'Orchestra arabo-andalusa di Tangeri, che i critici d'Europa hanno già avuto modo di apprezzare e segnalare per le sue elevate capacità esecutive, le particolari caratteristiche di stile e di scelte musicali, ampiamente confermate anche in questa occasione ; e poi, ancora, Miguel Angel Ramos alla chitarra flamenca, di solida esperienza ed autore di molte composizioni; Mario Rivera, il bassista, già con molte esperienze di sonorità multiculturali e di musica elettronica, di composizioni per film; Eyal Sela, israeliano, virtuoso del clarinetto e di altri strumenti a fiato, compositore e arrangiatore, esperto di musica etnica per tutta l'area balcanica, turca e indiana.

L'altro gruppo dei "Med' Set Orkestra" opera sotto la direzione del maestro algerino Akim el Sikamera, di solida cultura musicale arabo-andalusa, cantante dalla voce particolare di contralto, suonatore unico di violino poggiato sulla gamba. Questo gruppo ha, inoltre, due bravissime cantanti, la siciliana Rita Botto e la valenciana Mara Aranda, entrambe dal timbro carico di passionalità e sonorità delicate, ora drammatiche ora gioiose, con padronanza di fraseggio anche nelle lingue dialettali ricercate e proposte, qui, musicalmente; Custodio Castelo, dell'Armeria, con il suono stupendo della sua particolare chitarra portoghese, bravissimo in un assolo, ha dato prova di raffinata ritmica e chiarezza, talento ed audacia. Egli è un professionista musicale, conoscitore del fado da quando era molto giovane, ed è considerato un innovatore nel suono di questo suo strumento; Vasilis Papageorgiou, clarinettista greco dell'Epiro, appartenente ad una famiglia di musicisti, mostra con chiarezza molta capacità di variazione e passaggi nei suoni e la padronanza dello strumento; Riccardo Tesi, toscano, alla fisarmonica, ricercatore e compositore, è un musicista che ama confrontarsi con altri stili per trovare, con la vivacità e il giuoco del suo strumento, tutte le ulteriori possibili espressioni di un folclore italiano ed europeo.
Questi primi due gruppi di musicisti sono, come abbiamo visto, un meticciato culturale di nazionalità diverse.

Vi sono, poi, i "Xeremias de son Roca" dalle Baleari, i "Luar na Lubre" dalla Galizia; e due rinomati artisti solisti, Helder Moutinho dal Portogallo, produttore e autorevole cantante e chitarrista di "fado moderno", creatore della "saudade rinnovata", che nel 2004 ha ricevuto il premio 'Amalia Rodriguez' per il miglior album, con il suo "Luz de Lisboa"; ed ancora, la bella cantante andalusa Argentina (si pronuncia Arghentina), una delle regine del flamenco-fandango, dalla voce di un lirismo captante, un recitar cantando passionale, già premiata dalla critica, nel 2006, all'apparire del suo primo disco, come Miglior Rivelazione.
Bella e simpatica la grafica di presentazione di Giampiero Talani, qui sopra riprodotta, per la locandina di presentazione. Magica atmosfera e disegno espressivo, valida tonalità cromatica nella grafica di copertina del CD, "A Night in Sicily", della "7SoisOrkestra". Attenta partecipazione e gioioso intervento del pubblico nella parte finale del programma del "Med'Set Orkestra", nella sera del 26 luglio, con l'allegro e ritmato brano "He Mama", ripetuto più volte.








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Sunday, July 27, 2008

FESTIVAL EURO MEDITERRANEO 2008 - Presidente Enrico Castiglione

e "MUSICALIA"

www. festivaleuromediterraneo.eu





Il Dott. Enrico Castiglione, Presidente del Festival Euromediterraneo.









Roma, dal 30 giugno al 18 agosto, in varie sedi (vedi locandina sotto, ingrandendola).





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Wednesday, July 02, 2008

GEORGE BENSON - "Absolute Benson", singer e chitarra acustica.

Una nuova stagione per Benson! Tour mondiale 2008.
(prossimamente all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il 15 luglio 2008)





Dopo i decennali successi pop, magistrali performances e contributi storici alla musica mondiale, il virtuosismo della chitarra di Benson risuona del tutto nuova in questo CD, nell’incisione di nuovi pezzi. Produzione ancora del consueto, e suo vecchio amico, Tommy LiPuma per la “The Verve Music Group”. Trio particolare con Joe Sample, Christian Mc Bride e Steve Gadd.


di Ettore Mosciàno

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Un grande artista, chitarrista, cantante e compositore di jazz, di fama internazionale. Gorge Benson, nato il 22 maggio 1943 a Pittsburgh, in Pennsylvania, Stati Uniti, ha sempre avuto la nomea di esperto improvvisatore e intrattenitore vibrante. Con la sua amabile e profonda arte ha sempre voluto mantenersi presente ed attuale con intelligenti e seducenti ritmi e blues, tanto da meritarsi una impeccabile reputazione di una tra le stelle più impegnate e intraprendenti della musica. Voce potente, ben controllata, capace di improvvisi contrasti di toni chiari e scuri, giuochi di sonorità e gestualità, accentuazioni, tensione per ritmi tutti ballabili, ondeggiamento e dondolio sempre; in una parola, "swing".

Pochi avrebbero predetto, 40 anni fa, quando Benson era un chitarrista che suonava nei pubs della natia Pittsburgs, la sua ascesa impressionante da star.

“Sono, principalmente, un intrattenitore” – egli dice – “Come monello cantavo, ballavo e giocavo con l’ukulele in un nightclub. La mia carriera è progredita: ho avuto il piacere di suonare con i peggiori jazzisti sul pianeta, ma ciò non ha cambiato il mio desiderio di intrattenere la gente. Questo è ciò che realmente io sono”.
Fu Wes Montgomery, uno dei più creativi suonatori di jazz, a farlo emergere; l’uomo esperto si complimentò con il giovane chitarrista spronandolo a continuare nella sua già impressionante bravura.

Nel 1960, Benson studiò musica con l'organista JackMc Duff; si accorse, poi, che il suono dell’organo ed il suo swing gli avevano dato una fertile base di crescita musicale, spegnendo gli andamenti avventurosi e presuntuosi nel suonare la chitarra.
“Jack mi cambiò per un sacco di cose” – ha ricordato Benson – “Molti dei pezzi jazz che noi suonavamo erano ballabili e, questo, si aggiunse a quanto servì per farmi capire ciò che la gente voleva. Quando il jazz era ballabile, esso regnava. Tutta la roba intellettualistica che venne su più tardi – Charlie Parker e altri – cambiò e ci portò verso un suono più cerebrale. Questo è stato una bella cosa, ed io l’ho seguita; ma, in verità, mi piace di più quando la gente alza su i tacchi e “impazzisce””.







Montgomery è stato uno dei migliori suoi produttori, nel 1964, per la “The New Boss Guitar"; ed a lungo Benson è vissuto per questa produzione.
Le tonalità di Benson, allora, erano dense ed interessanti ed il suo blues d’assolo brillava per sicura ed attenta logica; vi prevalevano estetica swing ed una gaia misura.

In quel tempo leggendario, il talent scout John Hammond portò Benson alla Columbia; e il suo nome divenne di importanza industriale. Il suo lavoro per l’etichetta Hammond divenne un “target”: giudizi e luci della pubblicità andavano di pari passo.

“Mi accompagnai con un grande pianista di San Francisco, di nome Freddy Gambrel” – ricorda Benson – “Egli mi portò su alcune meravigliose strade per uscire ed entrare da cambi di accordi e combinare insieme armonie.
Mi sarebbe piaciuto essere come Charlie Christian, Django Reinhardt e Hank Garland: i miei eroi. Mi sono sempre piaciuti gli ardenti chitarristi”.

La musica di Benson è entrata in ogni tipo di arena.
Con l’etichetta CTI, nel 1970, Benson si è unito a molti grandissimi strumentisti jazz, come Stanley Turrentine, Ron Carter e Freddie Hubbard.
La sua visibilità e il suo prestigio sono andati crescendo sempre più. Albums classici, come “Beyond the Blue Horizon”, commercialmente stravendevano; ma Benson cominciava ad avere nuove idee in fatto di musica.







“Ho suonato con la chitarra, per anni, e non volevo ascoltarla più. Volevo usare la mia band in studio, in maniera comoda e confortevole, per tirare fuori qualcosa di buono. Ma fu come andare dal dentista per cavarsi i denti. In un primo momento provai a cantare con la chitarra in uno studio di registrazione. Tutti dicevano che non era un buon lavoro. Quando arrivò Tommy LiPuma tutto cambiò. Egli disse: - “Attento! Lascia andare i vocalizzi, guarda dove andiamo” – e sapete cosa è successo dopo. Ciò che accadde fu “Breezin”, la prima registrazione jazz che ottenne il disco di platino.
Nel 1976 incontrai la grande produzione. La prima fu con la Warner Bros. Dischi, registrazioni jazz per radio; venne fuori il soul aggiornato in “The Masquerade” di Leon Russell, che segnò la mia carriera.
E’ seguita una versione travolgente di “On Broadway”, e l’irresistibile “Give Me The Night”, che elettrizzava tutti facendoli ballare.
Benson divenne una super star.

Alcuni fans erano infastiditi da questo nuovo successo popolare. “Io suppongo che questo sia stato il più grande crimine che io abbia fatto ai vecchi amanti del jazz” – dice Benson – “Ad essi non piace vedere che tu sei gradito al grande pubblico. Ti vogliono sequestrare, ti vogliono solo per loro. Ma io ho creduto al coinvolgimento. Nessuno può essere uguale per 30 anni. Ho sempre creduto di lasciare che la mia esperienza si mostrasse. Tu impari, tu cambi; quindi, porta aperta, ed io l'attraverso”.







Negli anni ’80, George Benson, la Warner Bros e LiPuma raggiunsero un travolgente successo con diverse registrazioni. Insieme, consolidarono e cementarono una mondiale celebrità. Benson ha conquistato 8 Grammies con la sua musica.



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